La Camera approva il disegno di legge “Concorrenza”, ora manca il Senato poi sarà legge il tetto sui buoni pasto

In breve
La Camera dei Deputati martedì 3 dicembre ha approvato, con 166 voti a favore e 117 voti contrari, il disegno di legge “Concorrenza”, che ora passa al Senato. Tra le novità il tetto alle commissioni sui buoni pasto e la delega al Governo per l’emanazione di un decreto sui dehors.
...La Legge annuale sulla concorrenza 2023 interviene su una serie di materie, come la disciplina delle concessioni autostradali o la portabilità dei dati delle “scatole nere” dell’Rc auto, affidando anche nuove competenze all’Agcom a tutela degli utenti della telefonia mobile, o all’Ivass, chiamato a mettere in campo un portale per il confronto delle polizze catastrofali obbligatorie. Vediamo nel dettaglio i contenuti delle due disposizioni più interessanti per i pubblici esercizi, in attesa dell’approvazione anche da parte del Senato.
Prorogate concessioni Dehors per 2025
Il Governo si è impegnato all’emanazione, entro 12 mesi, di un decreto legislativo di riordino del settore, prevedendo nel mentre la proroga dell’efficacia delle autorizzazioni e delle concessioni di suolo pubblico fino al 31 dicembre 2025. Intanto i ministeri competenti, in collaborazione con gli enti locali, dovranno adottare le necessarie iniziative per garantire adeguati controlli e monitoraggi, prevenendo così occupazioni irregolari di spazi pubblici, al fine di preservare il decoro delle città e stimolare i consumi.
Tetto del 5% alle commissioni sui buoni pasto
Un periodo transitorio. È quello che prevede la riformulazione dell’emendamento contenuto del Ddl Concorrenza che fissa un tetto massimo del 5% alle commissioni per i buoni pasto, quota che dovrà remunerare ogni eventuale servizio aggiuntivo offerto dagli emittenti dei ticket agli esercenti. Il nuovo testo prevede che per tutti i ticket emessi entro il 1° settembre del prossimo anno si continueranno ad applicare le vecchie condizioni, ovvero quelle già concordate con gli esercenti prima dell’entrata in vigore dell’emendamento inserito nel Ddl. Sempre il prossimo 1° settembre le società emittenti potranno recedere dai contratti di fornitura in essere senza indennizzi o oneri.