È fallita Qui!Group e a rimetterci sono migliaia di pubblici esercizi

In breve
Con sentenza n. 104/2018, il Tribunale di Genova – sezione fallimentare ha dichiarato il fallimento della “famigerata” ditta emettitrice Qui!Group S.p.a.. L’8 agosto scorso la società aveva presentato istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria cui ha seguito la richiesta...
...Con sentenza n. 104/2018, il Tribunale di Genova – sezione fallimentare ha dichiarato il fallimento della “famigerata” ditta emettitrice Qui!Group S.p.a..
L’8 agosto scorso la società aveva presentato istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria cui ha seguito la richiesta di fallimento da parte della Procura di Genova, ora accolta dai giudici genovesi.
Con la sentenza di fallimento, il Tribunale di Genova ha fissato l’udienza della verifica del passivo il 20 febbraio 2019 con termine fino a 30 giorni prima per presentare le domande di ammissione al passivo ex art. 93 legge fallimentare.
Una volta dichiarato il fallimento della società, i creditori (tra cui diverse migliaia di pubblici esercizi) possono far valere le proprie pretese solo presentando la suddetta domanda, non potendo ottenere il rimborso dei buoni pasto attraverso le iniziative eventualmente presentate in sede ordinaria (ad es. lettera di messa in mora, ricorso per decreto ingiuntivo, pignoramento, ecc.).
Commento dell’APPE: è l’ennesima dimostrazione che il mercato dei buoni pasto, così come è strutturato, semplicemente non funziona, lasciando all’ultimo anello della catena (il pubblico esercizio) tutti gli oneri e i rischi connessi. APPE chiede che il valore nominale del buono sia garantito lungo tutta la filiera: da chi acquista i buoni, a chi li spende, da chi li distribuisce a chi li ritira e rendiconta.